Senti un lieve scricchiolio quando passi vicino alla finestra, la ringhiera fredda, le fioriere diventate mattoni di ghiaccio, l’acqua nei sottovasi ferma come uno specchio. Il vicino al piano di sopra spazza con una scopa, lento, facendo cadere giù piccoli blocchi che si sbriciolano come zucchero, poi ti guarda e chiede: “Secondo te, quanto ne può reggere?”. È capitato a tutti quel momento in cui un gesto semplice diventa improvvisamente serio. Una sensazione, più che un calcolo. Una domanda che pesa più della neve. E se il balcone non ce la facesse?
Quanto peso regge davvero il tuo balcone?
Un balcone è un piccolo ponte a sbalzo incastrato dentro la casa, non un tavolino dove appoggiare tutto. La sua resistenza cambia con l’età del palazzo, il tipo di cemento, la profondità di ancoraggio, le riparazioni fatte o non fatte. Negli edifici recenti i progettisti considerano spesso carichi accidentali tra 400 e 500 kg per metro quadrato, in quelli più vecchi si può scendere a 200–300 kg/m², e gli interventi nel tempo possono avere ridotto o migliorato la situazione. Non lo vedi a occhio, perché un parapetto robusto inganna: la parte che “soffre” è la piastra nascosta che entra nella trave, proprio lì dove non guardi mai.
Prendi un balcone tipo: 1,5 per 3 metri, 4,5 m² in totale. Se su ogni metro quadrato metti 60 kg di neve bagnata (basta uno strato di 20 cm bello pesante), hai già 270 kg in più; aggiungi cinque fioriere grandi piene d’acqua ghiacciata, 40–60 kg l’una, e sei a 200–300 kg extra, poi due persone ferme a guardare il panorama, altri 140–160 kg, e il conto sale senza far rumore. A Torino, dopo l’ultima nevicata grossa, un condominio anni ’70 ha chiamato un tecnico perché sul lato sotto del balcone sono comparse piccole fessure a raggiera; erano lì da tempo, ma la neve ha fatto scattare l’allarme. Bastano pochi numeri per capire perché.
Il carico non è solo quanto pesa “in totale”, ma come è distribuito. Un balcone a sbalzo soffre soprattutto vicino al punto d’incastro con la struttura: carichi concentrati lontano dal muro generano momenti maggiori, e il rischio di fessure all’intradosso (sotto) cresce. Il ciclo gelo-disgelo gonfia l’acqua nelle microfessure, fa ossidare le armature, l’ossido aumenta di volume e spinge ancora di più, un circolo che peggiora ogni stagione. I segnali da non ignorare: ruggini che colano, intonaco che si stacca a scaglie dal lato inferiore, linee di crepa che corrono parallele al muro, rumori secchi quando ci sali in più persone. La statica parla piano, ma parla.
Il calcolo rapido: la formula da usare sotto la neve
Misura l’area: larghezza per profondità. Stima la neve: prendi lo spessore medio in metri e moltiplica per la densità. **La regola veloce è questa: kg/m² di neve = spessore (m) × densità (kg/m³).** Densità orientative: 80–120 kg/m³ neve leggera, 200–300 kg/m³ neve compatta, 300–500 kg/m³ neve bagnata. Somma la neve ai pesi che già hai (vasi, tavolo, bici, barbecue). Confronta con una capienza prudente: 300–400 kg/m² per balconi datati, 400–500 kg/m² per balconi recenti, salvo verifiche. **Se il totale si avvicina troppo, alleggerisci: togli oggetti e spala a strisce.** *La matematica da cucina salva travi e notti tranquille.*
Quando pulisci, spingi la neve verso il centro e poi verso l’esterno senza creare muri contro il parapetto, perché fanno da diga e concentrano il peso. Usa una scopa o una pala in plastica, lascia un velo di 1–2 cm per non rigare l’impermeabilizzazione, niente colpi secchi sui bordi. Il sale scioglie ma corrode: preferisci sabbia fine per avere grip. E non fare la gara a chi ne butta di più di sotto: pianifica orari e avvisa chi passa. Diciamocelo: nessuno lo fa davvero ogni giorno.
Riconosci gli errori classici: accumulare vasi nella zona esterna, parcheggiare oggetti pesanti a lungo, salire tutti insieme per “vedere la neve”, sottovalutare il bagnato dopo lo scioglimento. Parole brevi, da mettere sul frigo.
“Il balcone tollera pesi distribuiti e temporanei, ma soffre i carichi fissi e concentrati, specie a gelo e disgelo” — ing. R., strutturista
- Fai il conto rapido: area × (neve al m²) + oggetti = carico.
- Lascia margine: se sei vicino al limite prudente, alleggerisci.
- Vedi crepe, ruggine o distacchi? Niente folla: chiama un tecnico.
E adesso?
La domanda non è “quanto regge in assoluto”, ma “quanto regge oggi, così com’è, con ciò che ci metto sopra”. Ognuno ha il suo balcone, la sua storia di lavori, piogge, gelate, cene d’estate e vasi di terracotta. A volte bastano dieci minuti, un metro, una bilancia mentale per riconoscere che tre cose possono scendere in cantina e due vasi possono ruotare verso il muro. Altre volte è il momento di fare una foto sotto, guardare se l’intonaco racconta qualcosa, chiedere al condominio se esistono vecchie relazioni. Condividere questa cura fa bene anche alla comunità del palazzo: un balcone sicuro non scricchiola, non gocciola ruggine, non spaventa. E quel bianco che oggi pesa domani torna leggero.
| Punto chiave | Dettaglio | Interesse per il lettore |
|---|---|---|
| Formula lampo neve | kg/m² = spessore (m) × densità (kg/m³) | Conto in 30 secondi senza tabelle |
| Limiti prudenziali | 300–400 kg/m² (vecchi), 400–500 kg/m² (recenti) | Capire quando alleggerire subito |
| Segnali d’allarme | Ruggine, crepe sotto, distacchi d’intonaco | Agire prima che diventi un problema |
FAQ :
- Quanti chili può reggere il mio balcone?Dipende da età e progetto: in molti casi 300–500 kg/m² come carico accidentale. Senza documenti o verifica, usa valori prudenti e riduci i pesi fissi.
- Come stimo la densità della neve?Neve soffice: 80–120 kg/m³; compatta: 200–300 kg/m³; bagnata: 300–500 kg/m³. Esempio: 0,2 m di neve bagnata a 300 kg/m³ = 60 kg/m².
- Meglio spazzare tutto fino alla superficie?No: lascia 1–2 cm per non danneggiare la guaina. Colpi secchi e pale metalliche possono creare microlesioni che poi si allargano.
- Posso usare il sale sul balcone?Meglio evitare: il sale accelera la corrosione delle armature e rovina pietra e metalli. Usa sabbia o graniglia per aumentare l’aderenza.
- È una buona idea mettere una piscina gonfiabile d’estate?L’acqua pesa 1.000 kg/m³: 10 cm d’acqua sono 100 kg/m². Sommata a persone e arredi può superare i limiti. Prima di provarci, chiedi a un tecnico.










Question bête: la formule tient-elle compte de l’eau gelée dans les soucoupes? J’ai un balcon 1,2×3m (années 70). Ça me donne ~60kg/m² avec 20 cm de neige bagnata; je suis large ou pas?
Franchement, 300–400 kg/m² pour un immeuble de 1958, c’est ptêt optimiste. Sans plans ni calculs, mieux vaut viser 200–300 et enlever les charges fixes, non?