Ogni inverno la stessa domanda ritorna nel box dell’auto: con le gomme 4 stagioni me la cavo davvero sulla neve? Tra promesse di versatilità e cartelli “obbligo di catene o pneumatici invernali”, la scelta non è mai neutra. Un test sul campo ha messo ordine nel rumore.
Le case ancora addormentate, la Panda 4×2 borbotta piano, quattro stagioni montate da ottobre. L’asfalto è coperto da una neve farinosa che diventa lucida in curva, e il navigatore consiglia pazienza. Il piede sfiora il freno prima di un tornante, come a chiedere permesso alla trazione.
Ci siamo passati tutti, quel momento in cui pensiamo “basteranno?” e il volante si fa leggero. Il segnale triangolare con il fiocco di neve lampeggia nel cruscotto come un promemoria. Il test a poche curve da qui ha dato una risposta che brucia e rassicura insieme.
Una risposta che sorprende.
Gomme 4 stagioni sulla neve: cosa dicono davvero i test
Le 4 stagioni sono un compromesso intelligente quando il meteo cambia di continuo. Sulla neve leggera e ben tassellata si comportano con dignità, con trazione sufficiente per partire e mantenere la scia. Lo spazio di frenata cambia la storia.
La differenza si allarga quando la neve si compatta o diventa bagnata. Lì la mescola e le lamelle delle invernali mostrano i muscoli. E quando la temperatura scende sotto zero, anche la risposta sul ghiaccio lucido non è la stessa.
Nei test indipendenti di ADAC, TCS e riviste italiane, la fotografia è chiara. Da 50 km/h su neve, una buona invernale si ferma in circa 27–30 metri. Le migliori 4 stagioni chiedono 33–38 metri. Le estive restano fuori gioco con oltre 60 metri. Numeri che si sentono nel petto più che nei grafici.
In salita, il differenziale della trazione non perdona. Le invernali agganciano già al 6–7% di pendenza su neve battuta, le 4 stagioni possono slittare e “cercare” grip, specie con auto leggere. In città la differenza si attenua, fuori porta si allarga.
La ragione sta nella chimica e nel disegno. La mescola invernale resta morbida al freddo profondo e le lamelle fitte mordono la neve come piccoli coltelli. Le 4 stagioni usano un blend che deve lavorare a luglio come a gennaio, con lamelle meno aggressive. 3PMSF conta più di M+S: il simbolo del fiocco su montagna (3 Peaks Mountain Snowflake) certifica prove oggettive su neve. La sigla M+S da sola è solo un’indicazione di tassellatura.
Su bagnato freddo, molte 4 stagioni moderne fanno bene, a volte meglio di alcune invernali datate. La neve vera sposta il baricentro del giudizio. E gli spazi si misurano in metri, non in opinioni.
Scelta, tecnica di guida e piccoli trucchi che fanno la differenza
Prima regola: cercare il 3PMSF sul fianco. Subito sotto, controllare l’anno di produzione (DOT) e puntare su modelli recenti con mescole evolute. Se vivi tra pianura e colline, una 4 stagioni premium può essere un buon compromesso. Se affronti passi innevati, la priorità resta l’invernale.
Pressione a freddo secondo libretto, senza “gonfiare a occhio”. La profondità del battistrada fa la sicurezza: sotto i 4 mm su neve il vantaggio evapora. Rotazione ogni 8–10 mila km per consumi regolari, allineamento se l’auto tira da un lato. Diciamocelo: nessuno lo fa davvero ogni giorno.
La neve non perdona gli errori. Molti sbagliano con gesti minuscoli: frenata secca in discesa, sterzo a scatti, partenze in prima con gas alto. Entra dolce in curva, frena dritto prima, riprendi con poco gas. Se slitta, alleggerisci, non irrigidirti. La sicurezza parte dal battistrada, il resto è tecnica.
“Le 4 stagioni sulla neve vanno trattate con rispetto. Se le aiuti con guida pulita e catene a bordo, ti portano a casa. Se ti fidi come con le invernali top, ti tradiscono di un paio di metri” — Marco, collaudatore su pista innevata
- Scegli 3PMSF e modelli testati bene su neve e bagnato.
- Mantieni almeno 4 mm di battistrada nei mesi freddi.
- Parti in seconda su neve compatta e usa movimenti “morbidi”.
- Catene in cofano quando vai in montagna, anche con 4 stagioni.
- Evita mix di pneumatici diversi tra assi, specie usurati.
Il verdetto onesto: dove finiscono le 4 stagioni e iniziano le invernali
Le 4 stagioni moderne sono cresciute molto e, con 3PMSF, su neve cittadina o da fondovalle se la cavano. Nei test, lo scarto con una buona invernale non è un abisso, è una manciata di metri. Metri che in una frenata d’emergenza sono due strisce di vernice o il paraurti dell’auto davanti.
In montagna vera la differenza diventa carattere. L’invernale è uno scarpone con ramponi, la 4 stagioni un buon scarponcino da trekking. Entrambi camminano, uno sale meglio quando il sentiero si fa ghiaccio. La scelta non è di fede, è di contesto.
Chi vive tra nebbia, pioggia fredda e spruzzate di neve può giocarsi la carta 4 stagioni di fascia alta. Chi cerca passi innevati ogni weekend sa già la risposta. E allora, dove ti porterà la prossima curva?
| Punto chiave | Dettaglio | Interesse per il lettore |
|---|---|---|
| 3PMSF vs M+S | Il fiocco su montagna certifica prestazioni su neve; M+S è solo indicazione | Scelta rapida e consapevole del modello giusto |
| Spazi di frenata | Invernali 27–30 m; 4 stagioni 33–38 m da 50 km/h su neve | Capire la differenza che conta in emergenza |
| Tecnica di guida | Frena dritto, entra dolce, riprendi con poco gas; catene a bordo | Ridurre rischio senza cambiare auto o budget |
FAQ :
- Le 4 stagioni con 3PMSF valgono come invernali dove c’è l’obbligo?Sì, la normativa le equipara agli invernali nelle aree con obbligo invernale, se riportano 3PMSF o se abbini catene a bordo.
- Quanto durano rispetto alle invernali pure?In media percorrono più km su base annuale, perché restano montate tutto l’anno. L’usura in estate è più rapida di una estiva premium.
- Su ghiaccio come vanno?Meno mordenti delle invernali, specie su ghiaccio vivo. Qui la differenza di lamelle e mescola è evidente.
- Basta abbassare la pressione per avere più grip?No. Serve la pressione da libretto a freddo. Pressioni fantasiose allungano spazi e consumano male il battistrada.
- Posso montare 4 stagioni solo sull’asse motore?Scelta sconsigliata. Mescole diverse tra assi alterano l’equilibrio in frenata e in curva, specie su neve e bagnato.









